Passeggiando lungo il molo del porto di Tricase, l’antico Portus Veneris, si possono ammirare splendidi esemplari d’imbarcazioni tradizionali da lavoro armate a vela latina.

Il fatto è sorprendente perché non è comune, ormai, fare simili avvistamenti nel basso Adriatico. Le barche in questione sono originali modelli antichi: ci sono gli "schifetti", costruiti nel dopoguerra, i gozzi, più grandi e massicci, ma tutti hanno forme e finiture peculiari delle tradizioni salentine ed in particolare l'impronta dei cantieri del vicino paese di Marittima, storica sede di abilissimi maestri d’ascia.

Le barche hanno gloriosamente contribuito al sostegno degli antichi proprietari, pescatori di vecchio stampo, che il motore neanche lo conoscevano. Quando la modernità prese il sopravvento e i pescatori andarono in pensione, le barche furono abbandonate per anni, ed hanno rischiato la distruzione. I soci dell’Associazione sono riusciti a recuperarle e, con certosino lavoro di ricerca storica locale, hanno ricostruito perfettamente l’armo latino utilizzato dagli antichi proprietari.

Ora le imbarcazioni sono a disposizione della Scuola di Vela Latina e di Antica Marineria e del Museo delle Imbarcazioni Tradizionali e dell’Arte Marinaresca, di cui costituiscono la parte attiva.

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