Santa Marinella, 18 Maggio 2013

Progetto "Capitan Uncino - in mare aperto per tutte le abilità". La barca "Burrasca" al varo nazionale.

 

L'associazione Magna Grecia Mare è lieta di comunicare che, dopo mesi di progettazione, costruzione, verniciatura e decorazione, entreranno in mare per la prima volta le barche a vela del progetto "Capitan Uncino- in mare aperto per tutte le abilità". Il varo nazionale è previsto per oggi, sabato 18 maggio alle 15, nel Porto turistico Odescalchi di Santa Marinella, vicino Roma. Il progetto, promosso dall'Uisp-Unione italiana sport per tutti e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (nell'ambito della legge 383 di promozione sociale), ha visto protagonisti circa 500 ragazzi e ragazze con disabilità e senza, in sette città italiane, dalla Sicilia alla Lombardia: Noto (Sr), Ferrara, Como, Civitavecchia (Rm), Gaeta, Salerno, Tricase (Le).

A Tricase, i ragazzi della Cooperativa sociale "Adelfia" e della Cooperativa sociale "Smile", attentamente seguiti dagli istruttori e dalle maestranze dell'associazione Magna Grecia Mare, hanno costruito "Burrasca", un delizioso dinghy in compensato marino, armato di una randa portoghese e di un fiocco, il tutto secondo tradizione, in legno e cotone.

Fervono i preparativi per il varo e forte è l'emozione prima del battesimo del mare! Emozione che, al ritorno di "Burrasca", ripeteremo a Tricase, nel nostro splendido porto.

"Burrasca" è il nome scelto dai ragazzi, ispirato dal racconto di tre di loro, di origine pakistana, giunti sulle nostre coste con il mare in tempesta, ed ora finalmente salvi e perfettamente integrati nella nostra comunità.

All' Unione italiana sport per tutti, al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, alle Cooperative Adelfia e Smile, al Comune di Tricase, alla Consulta delle Associazioni del Comune di Tricase, a tutti i ragazzi, istruttori, carpentieri, velai, progettisti e decoratori, va il più sentito grazie dell'associazione Magna Grecia Mare per la grande esperienza che ci hanno consentito di vivere e che speriamo di potere replicare quanto prima, unito ai più urlati, ruggenti e stridenti "Hip Hip . Urrà! Urrà! Urrà!"

A "Burrasca" il nostro augurio di incontrare sempre venti favorevoli per spingersi nel mare affascinante della solidarietà e dell'inclusione, nel mare ... appunto!

Al centro dell'iniziativa c'è l'idea che lo sport, la vela in particolare, possa rappresentare uno strumento di aggregazione e integrazione sociale. Tutto è stato fatto in casa dai ragazzi, con chiodi, compensato marino e lana di vetro. Dai sette mini-cantieri sono state costruite otto barche a vela di quattro metri, realizzate sulle esigenze di tutti, ragazzi e ragazze con disabilità e senza. Ogni gruppo ha vissuto un'esperienza basata sul lavoro in comune e sulla condivisione della cultura del mare. Le regole si sono ispirate all'antica filibusta (XVI-XVII secolo), come educazione all'auto-organizzazione, alla condivisione delle responsabilità e al rispetto delle diverse abilità.

Buon Vento "Burrasca"!

 

Le foto di Burrasca

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